L’orologio dell’amore
batte i suoi tocchi a rilento
rispetto a quelli della noia e del dolore.
Rinunciare per nascita
a una vita lunga
ma vuota
di soddisfazioni
e di allegrezza
in cambio
di una vita
dimezzata nel tempo
ma ricolma
d’emozioni e di gioia,
può essere
un accettabile
patto col diavolo
da sottoscrivere?
O forse,
aspirazione più grande
di voler essere immortalati
anima e corpo
nel buio dell’esistenza,
è soggiacere arrendevoli
al salvifico dissetarsi
dei sensi
dall’ineguagliabile
fonte
dal sapore
di eternità
di cui è imbevuto
l’amore?
Il dottor Faust e l’amore