Se parla mi si drizzano i CAPELLI
È una TESTA vuota
Senza CERVELLO
Ma tanto CULO
Basta guardarlo negli OCCHI
Per evitare di prestargli ORECCHI
E farsi venire la puzza sotto il NASO
Per restare a BOCCA aperta
La LINGUA penzoloni
Afflosciata sul MENTO
Il VOLTO paonazzo
Parla a rotta di COLLO
Alzando continuamente le SPALLE
E a me cadono le BRACCIA
Agita le MANI
Il TORACE impettito
E io non ho CUORE per farlo tacere
O forse mi manca il FEGATO
Ma sento la mia BILE soffrire
E preparo la MILZA alla fuga
E l’INTESTINO non è più pigro
Ma che C…. vorrà dire?, mi chiedo
Ruoto le ANCHE di 180°
E me la do a GAMBE
Mi è venuto il latte alle GINOCCHIA
Così me ne vado su due PIEDI
Per Diana! è già alle mie CALCAGNA!