QUELLA GRANDE SCUOLA DI SCRITTURA CHE È IL CABARET

A me mi hanno rovinato le donne: troppo poche!

Una grande occasione di lavoro e di creatività per gli autori comici è la stesura di testi per attori che si esibiscono dal vivo o partecipano a spettacolo televisivi e radiofonici con monologhi pieni di battute.

L’ambiente più tipico di questa forma espressiva è il cabaret, parola francese che deriva dal piccardo cambrette, “piccola camera”. Si tratta infatti di locali dal numero contenuto di spettatori, aperti in tarda serata, dove si può consumare ai tavolini e nel contempo essere intrattenuti da prestigiatori, fantasisti, cantanti e soprattutto comici, che dicono la loro sulla vita, sulla gente, sul mondo, sui politici, ecc. Di qui la figura del “cabarettista”.

Woody Allen divenne ricchissimo a soli diciassette anni scrivendo monologhi comici di grandi attori, come Sid Caesar (1922-2014). Poi si mise in proprio, girando per la cosiddetta Borsch Belt, ovvero la “cintura del borsch” (con riferimento al noto piatto dell’Europa centrale, diffuso negli ambienti ebraici), ossia nelle località turistiche non troppo lontane da New York, sui Monti Poconos, Catskill, Adirondack e Berkshires.

Queste infatti erano le mete preferite di anziani e benestanti che amavano ridere dopo cena grazie all’abilità degli stand-up comedians, gli attori che recitavano in piedi.

Per questo la Borsch Belt divenne la palestra di comici come Danny Kaye (1913-1987), Lenny Bruce, Mel Brooks (1926) e lo stesso Allen.

Scrivere per il cabaret presuppone due doti fondamentali: a) saper cogliere i fatti di costume e di attualità che colpiscono maggiormente la gente comune; b) metterli in ridicolo con battute dalla presa fulminea, che non richiedono lunghi tempi di riflessione (che con termine anglosassone si definisce timing).

In Italia, uno dei maestri del cabaret più esilarante è indubbiamente l’attore e regista Roberto Benigni. Vi consigliamo di leggere alcune perle dalla sua raccolta di monologhi e gag E l’alluce fu (1996).

“Non solo Dio non esiste, ma avete mai provato a cercare un idraulico durante il week-end?”

Scrivere (IL METODO LE TECNICHE, GLI ESERCIZI), Fabbri Editori, 1993/1997.

QUELLA GRANDE SCUOLA DI SCRITTURA CHE È IL CABARET
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