Il libro
Com’è profondo il Male ha per protagonisti due personaggi molto divertenti quanto particolarmente unici nel loro genere. I loro nomi sono Roy e Al Cafone.
Due personalità del tutto diverse tra loro, la prima infatti è posata e matura, mentre l’altra è la tipica personalità di un boss della malavita.
Al Cafone è infatti un boss della malavita, anzi “IL boss”!
Nati entrambi a Torino, Al Cafone si trasferisce a Chicago, negli States, dove diventerà presto un ricercato dall’FBI.
Tra i due però, nemmeno la distanza e la differenza sociale sembra intromettersi, e così, Com’è profondo il Male procede con una narrazione che spazia da avvenimenti duri e drammatici, a storie amare che sanno di nostalgia, il tutto sempre animato da un filone tragicomico che rende l’umore del lettore sempre divertito.
In Com’è profondo il Male le storie sono ben suddivise in capitoletti che non annoiano ma che anzi invogliano a proseguire con la lettura dei capitoli successivi, vicende talvolta assurde e paradossali danno vita ad epoche che lasciano trasparire sicuramente della malinconia, soprattutto nei cuori dei lettori coetanei dell’autore.
“La vita è bella solo se fai una bella vita”
da Com’è profondo il Male pag. 145
I giochi di parole in Com’è profondo il Male danno soprattutto alle parti più dolorose del libro un sapore meno amaro, come a voler sdrammatizzare degli eventi e delle situazioni che solo imparando a giocare con la fantasia legata ai sensi scomposti e ricomposti di alcune frasi e parole concedono questa magia.
In Com’è profondo il Male il senso di amicizia è un filone solido e profondo, come una catena che lega assieme per sempre i due protagonisti, ma anche il sentimento dell’amore è toccato molto profondamente.
L’amore contenuto in Com’è profondo il Male è duplice, perché c’è l’amore basato su una profonda amicizia, quella che non svanirà mai (ma che forse un po’ vacillerà negli ultimi capitoli) e poi c’è l’amore carnale, quello profondo e passionale che li ha visti per una intera vita amare la stessa donna.
“In Messico assaggiai i famosi Tacos, ma non digerii le puntas.”
da Com’è profondo il Male pag. 45
Ci sono momenti in Com’è profondo il Male che riportano al passato, ad epoche riguardanti un’Italia ed un’America totalmente diverse da quelle di oggi.
La disciplina di un tempo nelle scuole, ad esempio, era qualcosa di temibile, di totalmente diverso da quello a cui assistiamo oggi, ed anche se le vicende raccontate sono decisamente piuttosto drammatiche, l’autore con i suoi giochi di parole e la sua innata ironia sa rendere il tutto davvero scorrevole e quasi ridicolo, cosa straordinaria se ci si ferma a riflettere.
Un altro esempio che fa riflettere e lascia l’amaro in bocca è il discorso “pena capitale”, particolarmente sentito ed attuale negli Stati Uniti, ed anche raccontato qui in Com’è profondo il Male con quella maniera tipica che a me ormai piace chiamare “alla Rojetti”. 😉
Si ride, ci si emoziona, si riflette e ci si innamora dello stile in Com’è profondo il Male, e perché no, ci si affeziona anche ai suoi protagonisti ed alle vicende narrate.
Queste ovviamente sono solo alcune delle tante e ben articolate realtà contenute in Com’è profondo il Male, il finale, i tanti dettagli ed i capitoli ultimi (che sono un plus alla storia principale) li lascio scoprire a voi!
Ed ovviamente, se lo leggerete, fatemi sapere le vostre opinioni! 😎📚
Lo stile e le impressioni
Com’è profondo il Male è un’opera straordinaria per la vastità dei contenuti che riesce a riunire in un’unica storia.
La lettura scivola via rapida, permettendoci sempre di giocare un po’ e ridere dei tanti giochi di parole, a volte sensati ed altri un po’ meno, che la lingua italiana ci consente di fare.
A questo proposito sorrido pensando a quando amici americani, cercando di imparare la nostra lingua, in questi giochi incappano per errore accusando il nostro italiano di essere un po’ “Tricky”, ed in effetti come dare loro torto. ❤️
Ma se è vero che la nostra lingua è ingannevole, dopo aver letto Com’è profondo il Male non posso fare altro che ringraziare questa nostra lingua, perché con la sua capacità di cambiare senso in un batter di ciglia, consente ad autori come Guido Rojetti di cogliere al volo quel tipo di ironia che il nostro italiano serve loro su pregiati “piatti d’argento”! 😌
Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?
In questo libro la magia è racchiusa nella creatività e nell’ingegno ironico dell’autore che, con spiccato senso pratico e un forte senso dell’umorismo, ha saputo dare vita a un libro in cui le risate nascono spontanee.
E si sa, ridere di gusto migliora la nostra vita.
Luglio 17, 2022 a cura di Nadia Boioni